Meno selfie, più risultati !

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Scritto da Joe Caos

MA QUANTO SEI BELLA QUANDO TI METTI IN POSA!!!

Sono da poco terminati gli Europei Indoor di Atletica Leggera che ho seguito un po’ annoiato alla TV tra una partita e l’altra a quel capolavoro di “Zelda Breath On The Wild”.

Lo dico subito e con un pizzico di provocazione ma la spedizione azzurra per me è stata una delle peggiori di tutti i tempi e considerando il livello messo in campo dalle altre nazioni la ritengo anche peggiore del disastro Olimpico di Rio. Mi sono trovato all’improvviso a tifare Polonia che poi ha conquistato un incredibile e storico primo posto al medagliere superando anche lo squadrone Inglese.

Joe Caos che si esalta per gli atleti polacchi è lo specchio di una nazionale che non esiste più, schiacciata dalla politica, da scelte sbagliate e da atleti che sono molto presenti  è vero, ma su instagram!

L’unica medaglia vinta è stata quella di Fabrizio Donato nel salto triplo che ha bissato l’argento già ottenuto nel 2009; il risultato del veterano (41 anni!) atleta delle Fiamme Gialle è stato esaltante, conquistando al primo e praticamente unico salto un incoraggiante 17.13 che gli poi valso il secondo posto. Ma l’impresa di Donato non solo non risolleva un bilancio pessimo ma apre inquietanti interrogativi sul futuro dell’atletica italiana considerando che le nuove leve non si sono praticamente viste.

La cosa che dispiace di più è che di gare abbordabili ce ne sono state parecchie, mi viene in mente il salto in lungo maschile vinto con un modesto 8.08 dall’Albanese “Smajlaj Izmir”, ma anche il salto in alto maschile dove un giovanissimo “Seliverstau Pavel” (classe 1996) ha conquistato un bronzo con la misura di 2.27.

La riflessione che mi sento di fare dopo questa scorpacciata di tre giorni di Atletica Leggera è la seguente: se la Polonia vince il medagliere e porta a casa una tonnellata di medaglie, battendo nazioni come la Germania e La Gran Bretagna, disponendo di un budget esiguo (soprattutto rispetto al nostro!) si può ancora dare la colpa alla crisi economica o alla mancanza di fondi? E se fosse invece l’esatto contrario?

I nostri atleti hanno per la maggior parte posti di lavoro a tempo indeterminato (sono quasi tutti facenti parte di gruppi militari!), raduni federali pagati in località bellissime, hanno premi, borse di studio, insomma tanta roba visti anche i tempi che corrono. Ma questo è davvero un bene?

L’Atletica è uno sport durissimo, di fatica estrema e secondo me va rivisto un po’ tutto il sistema (federale / militare ?!) se si vogliono ottenere risultati quantomeno dignitosi. Vedere in questi giorni i ragazzi polacchi battersi in tutte le gare con vigore e cattiveria mi ha fatto venire in mente il film Rocky III, dove Silvester Stallone alias Rocky per riconquistare il titolo mondiale deve ritrovare gli occhi da tigre “eye of the tiger”, ovvero la cattiveria, le sue origini, la fame e quindi se stesso.

Di occhi ne vedo tanti sui social e nei campi di gara, ma sono sguardi ammiccanti, abbronzati con sopraccigli curati e il sorriso sempre stampato in volto, insomma non proprio GLI OCCHI DA TIGRE.