La tecnica di corsa atletica

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Scritto da Joe Caos

Corri bene, ma soprattutto corri!!!

Sono sicuro che questo post farà arrabbiare molti allenatori che spendono tantissimo del loro tempo insegnando la giusta tecnica di corsa. Chi mi conosce bene sa però che le mie sono spesso provocazioni, pensieri un po’ esagerati per spostare l’attenzione su qualcosa che mi sta a cuore e magari per parlare di concetti più ampi.

Correre è bellissimo e farlo bene sia ad un livello strettamente funzionale che estetico è qualcosa che non solo può farci migliorare nelle nostre performance ma può impedirci nel lungo periodo di farci male.

Una postura sbagliata può essere davvero deleteria per il nostro organismo provocando nel tempo danni anche gravi a molteplici parti del nostro corpo.

Tutto vero perché dopotutto la corsa per me è un’arte sopraffina non sempre facile da apprendere.

Quando qualcuno corre davvero bene la  gente intorno se ne accorge, perché il running può trasmettere un tale livello di eleganza e signorilità  spesso irraggiungibile per altri gesti atletici.

Però correre è anche la cosa più naturale che esiste, perché il bambino appena appresa l’abilità di camminare inizia subito a correre senza che nessuno gli faccia vedere come si fa.

Se si inizia a praticare sport in età giovanile è fondamentale apprendere il giusto stile di corsa , quindi tutti gli esercizi di tecnica che si fanno (soprattutto se si vogliono affrontare gare di velocità) sono essenziali. Però a mio modesto parere non bisogna nemmeno andare a stravolgere troppo un assetto naturale di corsa che ci portiamo dietro dalla nascita.

Esistono esempi illustri di atleti (mi viene in mente Michael Johnson ma ce ne sono moltissimi altri) che non avevano certo questa corsa perfetta eppure sono riusciti ad ottenere risultati clamorosi. Ovvio che ora tutti penseranno al doping, all’abuso di farmaci di cui i professionisti sono “maestri” però è anche vero che soprattutto nelle gare di velocità  il talento serve comunque tanto.

Quindi cosa dire: correre bene è auspicabile ed è ambizione che va perseguita malgrado l’età, perché c’è sempre tempo per migliorare e per perfezionarsi. Correggere un difetto può diventare una sfida, un nuovo obiettivo da raggiungere e si sa, una meta difficile può sempre dare una bella carica in più. 

Ora molti mi diranno che hanno cinquant’anni, che corrono da sempre in un determinato modo e che non avendo un allenatore che li segue potrebbero incorrere in gravi difficoltà nel cercare di cambiare il loro stile; questo è ovviamente un problema  perché sarebbe auspicabile avere un tecnico che ci illustri la strada giusta da seguire, però c’è anche un'altra via, forse anche più affascinante ed è quella dettata dall’esempio: osservate chi corre correttamente, lasciatevi attrarre dall’amore, dal bello e compatibilmente con le vostre capacità cercate di imitare quei gesti, quelle movenze armoniose.

Insomma siate spugnosi, nella corsa, nel lavoro, nella vita, perché c’è sempre da apprendere e spesso i maestri più illustri sono quelli che abbiamo di fianco a noi.