Lasciate ogni temporale alle spalle e andate avanti!
Se come me siete “drogati” di sport vi sarete sicuramente imbattuti nel problema che solleverò a breve quindi vi conviene continuare a leggere. Quando SI STA MALE CI SI DEVE RIPOSARE!!! È inutile allenarci con sindromi influenzali e infortuni vari perché è rigorosamente controproducente e come minimo impiegheremo più tempo per riprenderci e la nostra degenza si allungherà esponenzialmente.
Prima di arrivare al nocciolo della questione però occorre fare una piccola digressione, ma neppure troppo, tornando così indietro di qualche giorno e spostare l’attenzione dal mondo dell’Atletica a quello delle motociclette.
Come tutti i miei lunedì lavorativi non riesco a chiudere l’ambulatorio prima delle 16:00 e considerando che in questi fine settimana il tempo è stato quello che è stato (ovvero diluvi universali un giorno si l’altro pure) non è che io e Viktor abbiamo sgasato più di tanto in giro per l’Italia. Così questo lunedì, complice un sole e un caldo davvero anomali per settembre abbiamo deciso di partire per il nostro solito giro che passa per la Toscana.
Certo partire alle ore 16 non è davvero il massimo ma ci siamo detti che con il caldo e con il sole non sarà certo un problema tornarsene per le 20 o giù di lì. Così si parte, io vestito con abiti estivi e rigorosamente non tecnici (scarpe Vans che continuo ad adorare malgrado l’età, giacchetto fashion senza protezioni e jeans) idem Viktor che però a differenza di me ha con se almeno un antipioggia.
Arrivati in Toscana a velocità allegrotta il cielo incomincia a scurirsi di colpo e dopo pochissimi minuti una bella scrosciata d’acqua ci colpisce prepotentemente; come tutti gli idioti patentati che si rispettano noi appena vediamo due gocce aumentiamo la nostra andatura, chissà poi perché però dopo pochi minuti usciamo dal temporale. Sembra che anche questa volta l’abbiamo scampata. Così mi rivolgo al mio amico con aria un po’ preoccupata:
<< qui si sta mettendo male, speriamo che non continui a piovere perché vestito così non credo di riuscire a tornare a casa sano e salvo >>.
<< Joe non ti preoccupare, se ci sbrighiamo il temporale ormai ce lo siamo lasciati alle spalle! >>.
Lasciato alle spalle? Come no! Percorriamo altri cinque o sei chilometri al massimo e un’acqua torrenziale incomincia a scendere giù dal cielo come in un film sulla fine del mondo. Le moto, grazie anche a delle gomme idonee per l’acqua ma soprattutto complici le nostre guide ormai esperte non è che vadano così male in quel fiume in piena chiamato strada. Però siamo fradici, infreddoliti (la temperatura nel frattempo si è abbassata parecchio) e soprattutto mancano 70 km per giungere a casa.
Non so come, soffrendo come le bestie e cagandomi sotto dal freddo riesco ad arrivare incolume (si far per dire) nella mia abitazione e lo stesso si può dire per il buon vecchio Viktor (anche se la sua moto si è fermata un attimo per un mal funzionamento presumo all’impianto elettrico).
Dopo un bagno caldo mi sento ovviamente a pezzi! Due aspirine e un po’ di minestra bollente servono a poco.
Il giorno seguente mi alzo e come sempre vado a lavorare ma ho dei forti dolori alle ossa e alla testa malgrado non abbia la febbre.
A questo punto, torniamo al tema centrale del post: secondo voi con le ossa rotte, la gola in fiamme e la testa incisa da un martello pneumatico cosa pensiate che abbia fatto il vostro eroe?
E’ ANDATO AD ALLENARSI! Pesi e corsa e così facendo sono due giorni che vivacchia come uno zombie dentro asl che potrebbero essere qualunque genere di non luogo e ha il corpo e la mente che sembra che siano finite sotto un treno merci.
CRETINO! E dire che sono 25 anni che ti alleni. CRETINO!