Roma - New York 84.39

Genitori che allenano i figli è come un film porno visto in compagnia!

|

Scritto da Joe Caos

Lo sport è evasione... anche dalla famiglia!

Nel nostro sport preferito è pieno di genitori che si cimentano ad allenare i propri pargoli, spesso con risultati ragguardevoli (anche in ambito professionistico) altre volte con disastri veri e propri.

Ammesso che tale connubio posso funzionare a livello sportivo per me andrebbe comunque bandito, lo dico senza mezzi termini.

Lo sport è prima di tutto evasione, da se stessi, dal mondo, dalla propria famiglia. La figura del coach, importantissima soprattutto in un mondo sempre più virtuale e social, dove gli amici si aggiungono su facebook e neppure si conoscono, non può essere surrogata da quella del genitore factotum.

L’allenatore è un amico, un confidente, qualcuno con cui si instaura un rapporto extra famiglia e deve si fungere da guida, da educatore, ma lo deve fare senza avere quelle implicazioni di parentela stretta che generano spesso imbarazzo, preoccupazioni ed una certa pesantezza di fondo che non è proprio ammissibile da accettare in un campo d’atletica.

Quindi padri e madri fuori dalle palle, ma seduti sugli spalti a tifare senza immaginarsi per forza figli campioni, famosi, milionari. Lo sport è vita, è sfida, è libertà e va vissuto naturalmente, senza aspettative o pressioni perché tanto quello che deve succedere, succederà lo stesso.

Insomma i padri allenatori sono come un film porno guardato in compagnia, o peggio ancora come il sesso a tre, bello per carità, ma a me non piace starmene con in una stanza dove ci sono due cazzi e non sono tutti e due i miei!